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Scenario

Le strategie “Farm to fork” e “Biodiversity” elaborate dalla Commissione Europea si propongono di ridurre entro il 2023 le perdite di nutrienti nell’ambiente derivanti dai fertilizzanti organici e minerali di almeno il 50%, mantenendo la fertilità del suolo.

In realtà, si prevede che il mercato globale dei fertilizzanti azotati raggiungerà circa 105 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale del 5% dal 2021 al 2030. Nello stesso periodo, si prevede che le dimensioni del mercato delle rocce fosfatiche si espanderanno ad un ritmo del 3,2% annuo.

Considerando la dimensione globale di questo problema (milioni di tonnellate di fertilizzanti N e P vengono utilizzati in tutto il mondo ogni anno, e gran parte di queste non raggiunge le colture), anche un leggero aumento dell’efficienza nell’uso dei nutrienti (NUE) può generare grandi benefici ambientali ed enormi risparmi.

Nelle condizioni attuali, raggiungere gli obiettivi di sostenibilità garantendo, allo stesso tempo, la produzione alimentare prevista non sarà possibile. Per questo motivo c’è una forte aspettativa di innovazioni. 
Si prevede che le nanotecnologie svolgeranno un ruolo essenziale nell’agricoltura sostenibile e di precisione. 

Per quanto riguarda la fertilizzazione delle colture, i benefici attesi riguardano il rilascio controllato di N e P dai nanofertilizzanti. Un rilascio di nutrienti più sincronizzato con le esigenze nutrizionali delle piante migliorerà significativamente l’efficienza nell’uso dei nutrienti delle colture. L’utilizzo dei rifiuti organici come fonte di nanostrutture e la loro successiva manipolazione in nanoibridi da utilizzare come fertilizzanti intelligenti in grado di migliorare significativamente il NUE rappresenta un’innovazione all’avanguardia verso la sostenibilità dell’agricoltura.